mercoledì 9 giugno 2010

Godzilla: Marvel Addio!


E siamo all'epilogo.
Nell'estate del 1979 esce l'ultimo numero, il ventiquattresimo, di Godzilla per i tipi della Marvel Comics Group. Il finale è comunque solenne come merita il personaggio.
La pomposità del last issue si avverte sin dalla copertina, una delle migliori della serie, che ritrae Godzilla di spalle mentre, al tramonto, abbandona la città per avviarsi verso una meta ignota.
L'ultimo numero non è caratterizzato solo dalla grande quantità di supereroi ospiti (cfr. cap. “Un mostro tra gli eroi”) ma il ruolo di protagonista viene affidato, ancora una volta, al dodicenne Rob Takiguchi, impersonificazione (presunta) del lettore tipico dell'albo e dei sogni di molti ragazzini suoi coetanei.
Non ci sono supereroi che tengano, l'unico che ha saputo conquistarsi l'amicizia e l'affetto di un mostro di decine di tonnellate che sputa fiammate nucleari è lui. E lui ne eviterà la fine, quasi accompagnandolo per mano in quelle acque oceaniche dalle quali è arrivato, due anni e ventiquattro numeri fa.
L'atmosfera generale è quella del periodo cinematografico di Godzilla della prima metà degli anni '70, allorquando la mostruosità e lo spirito distruttivo del personaggio vennero attenuati, per dare spazio alla “bontà d'animo” del bestione con conseguente rappresentazione di situazioni melense, che non poco disappunto avevano creato nei fans. Le lacrime di Rob nell'ultima pagina segnano anche la fine, per molti anni, di Godzilla nel fumetto.
I motivi dell'interruzione della serie sono principalmente quelli di sempre e cioè le scarse vendite, magari sufficienti per un prodotto interno alla Marvel, ma non tali da poter sostenere un personaggio per il quale si dovevano anche corrispondere dei diritti alla Toho Co. Ltd..
Godzilla lascerà il mondo dei supereroi senza suscitare grande clamore nell'ambiente fumettistico americano, lasciando però l'amaro in bocca ai fedelissimi fans del Grande G, uno zoccolo duro di appassionati che saprà attendere venti anni prima di ritrovare sugli scaffali il loro mostro preferito.

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