mercoledì 9 giugno 2010

Minimal Godzilla


Ogni trama catastrofica che si rispetti sviluppa delle vicende parallele a quelle della “morte e distruzione” che fanno da filo conduttore, sia esso di impianto letterario o cinematografico.
Nel serial a fumetti di Godzilla esiste una storia esemplare, apparsa nel nr. 9 dell'aprile del 78, la cui descrizione della distruzione di Las Vegas da parte del Verdone passa quasi in secondo piano rispetto alla vicenda di Winslow Beddit, giocatore accanito che spera in una vincita al fine di salvare la propria madre bisognosa di un costoso intervento chirurgico.
Assistiamo ad un montaggio incrociato degli eventi che riguardano Winslow ed il mostro, espediente ricco di effetti narrativi divertenti e nelle poche pagine che compongono il comic book Moench non manca qualche buon colpo di scena.
Winslow non è quello che sembra, in realtà dietro la figura di questo pover'uomo che tenta la sorte per aiutare la mamma si cela uno psicopatico vittima del vizio del gioco.
La madre è difatti morta da tre anni, come gli ricorda la moglie al telefono prima di abbandonarlo...
Tutta la narrazione dell'episodio è quindi caratterizzata dall'alternarsi ritmico, a volte speculare, nella sequenza delle immagini, delle vicende di Godzilla e di Winslow, con l'intento di accomunare i due protagonisti non solo a livello grafico ma anche su un piano sociale e morale.
Vite parallele di due personaggi, ugualmente rifiutati dalla società, ugualmente “mostri”.
E tra mostri in carne ed ossa, Godzilla e Yetrigar, e mostri di metallo, il robot Red Ronin, si sviluppa nel nr. 11, un'altra vicenda di gente comune, un gruppo di esploratori della domenica che tra rafting nel Grand Canyon e scalate passano momenti orribili, risolti grazie ad un tempestivo intervento di un elicottero dello S.H.I.E.L.D.
L'episodio è noioso e riprende le tematiche delle decine di film catastrofici di quegli anni che tra effetti speciali e sventure indagavano la personalità dei malcapitati.
Un altro episodio minimale delle avventure di Godzilla, ma enorme in quanto ad assurdità ed impatto demenziale, è quello ambientato in pieno Far West.
La vicenda si snoda in due numeri, il 14 ed il 15 usciti nell'ottobre e novembre del 1978.
Nel primo dei due il protagonista è il cowboy Lefty Walsh che, per salvare la mandria da Godzilla si esibisce in una presa al lazo e conseguente cavalcata sulla coda di Godzilla come se stesse partecipando ad un rodeo!
Tutto l'albo è farcito di situazioni imperdibili e curiose, che mescolano western e fantahorror, in una commistione di generi non nuova ma sempre sorprendente. Il passaggio nel West del Leviatano prosegue nel numero successivo quando si risolve la lotta tra rancheros con la morte del disonesto Bill Ford per “mano”, guarda caso, proprio di Godzilla. Il tentativo di coniugare l'epopea del Far West e Godzilla è di per sé miserevole ma se guardiamo i due albi con l'ottica del trash, per quanto abusata, allora dobbiamo considerarli tra i migliori della serie.

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